Ai sensi dell’art. 128 del D.Lgs. n. 112 del 1998, per "servizi sociali" si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia.
L’art. 1 della legge n. 328 del 2000 afferma che “La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di nonautonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione”.
Nel recente documento di indirizzo licenziato dal Ministero del Lavoro, ovvero il Libro Verde sulla “Vita Buona nella Società Attiva”, si delinea il profilo del futuro welfare per lo sviluppo delle comunità: una rete integrata di servizi nei settori delle politiche sociali, del lavoro, della salute e della formazione che deve garantire ad ogni cittadino, singolo o all’interno del nucleo familiare, il diritto ad una partecipazione responsabile, l’accesso alle opportunità di crescita, la prevenzione verso ogni forma di esclusione o di emarginazione, l’individuazione di percorsi personalizzati per assicurare una vita autosufficiente lungo l’intero ciclo dell’esistenza.